Assaggiare le birre prodotte in Belgio ha significato, per me e per la mia compagna di viaggio, compromettere per sempre la possibilità di degustare birre economiche, quelle dei supermercati, ma anche le birre annacquate che spesso vengono servite alla spina nei bar o alle feste.
Non è più possibile ripiegare sulle solite bevande offerte nella maggior parte dei locali di ogni città: bere una birra significa deciderne la gradazione, il colore, il tipo di fermentazione e perfino la località di produzione.
In effetti il Belgio produce più di 600 tipi di birre, scure, chiare, ambrate.
Si può facilmente immaginare come, appena approdate a Bruxelles, avessimo l’imbarazzo della scelta in virtù della molteplice offerta.
Così, ogni giorno, uno o due produttori differenti; ad un certo punto decidemmo che era troppo, i gusti erano talmente tanti! i gradi anche! per cui, basta così, non abbiamo voluto esagerare, ma, insomma, ci siamo fatte un’idea.
Fondamentale è sottolineare la cura nel servizio di ogni birra, ciascuna nel proprio bicchiere, scelto per esaltare al meglio le sue caratteristiche, dal tipo di fermentazione, alla corposità.
La mia preferita è la Kasteel Brune, prodotta nel birrificio Van Honsebrouck. E’ una birra di colore scuro con una frizzantezza tenue, schiuma brunastra e compatta. Profumi di orzo maltato e caramello. Al palato è vivace, dolce, con retrogusto di caffè torrefatto. E’ una birra da collezione, quindi da maturare come un vino in cantina, selezionando bene le varie annate. Alc. 11°%
In Italia le più facili da reperire sono la Leffe (Bruna e chiara), la Duvel (onnipresente nei locali belgi, direi decisamente anonima al palato), la Chimay e la Rochefort (un po’ più rare, ma non impossibili da trovare). Queste ultime le più apprezzate dalla sottoscritta.
Una particolarità belga è la birra Kriek, aromatizzata alla ciliegia. E’ una bevanda leggera ed estremamente dolce, non adatta a chi apprezza il gusto corposo di una doppio malto, ma fatta apposta per chi non ama il sapore amaro della birra, ma preferisce il brio delle bollicine accompagnato dalla freschezza della frutta.